Margherita Buffatti: “Mai smettere di sperare e di sognare”. L’intervista
La musica è sempre stata molto importante per Margherita. Ha studiato pianoforte 8 anni e per accompagnarsi mentre cantava, ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta con suo fratello all’età di 15 anni. Negli anni ha fatto diversi percorsi con insegnanti di canto.
Il suo percorso è stato condizionato da un avvenimento doloroso. Con la seconda gravidanza sono subentrati dei problemi cardiaci importanti, ma nessun medico riusciva a risolvere il problema. Dopo aver consultato medici, guaritori, ciarlatani spendendo cifre indicibili di denaro, la situazione non è cambiata anzi, peggiorava notevolmente. In quel periodo Margherita lascia la musica anche se ha sempre sentito il desiderio di riprendere gli studi di canto.
L’ultimo ricovero ospedaliero è stato quello che le ha cambiato la vita completamente. L’incontro con un’infermiera e il consiglio di affrontare la sua malattia avvicinandosi alla fede è stato cruciale: effettivamente Margherita sembrava aver trovato la cura adatta a sé e, anzi, grazie poi ad una giovane insegnante che l’ha sostenuta, ha iniziato a comporre canzoni per esprimere tutto ciò che aveva dentro.
In quel momento Margherita sceglie di intraprendere la strada del cantautorato e di chiudere la sua attività di psicomotricista. Scriveva di getto le canzoni come se qualcuno gliele dettasse e ha ripreso a suonare la chitarra e il pianoforte, avvicinandosi anche allo studio di nuovi strumenti come l’ukulele e il sax.
Ora la sua vita viene guidata giorno dopo giorno dalla musica e dalla potenza della fede.
Il 15 aprile è uscito il suo nuovo singolo dal titolo “Halleluja You are my freedom”, che porta un messaggio di speranza, di pace e libertà in un mondo che ha perso i valori e la vera gioia interiore. L’interpretazione della canzone viene guidata da una voce interiore che vuole sciogliere i cuori delle persone che ascoltano e riempirli di un amore infinito.
Ciao Margherita, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di voi. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Ciao, grazie a voi. Io sono mamma e moglie. Ho 53 anni. Sono stata psicomotricista fino a 8 anni fa. Poi per un problema di salute ho lasciato il mio lavoro e gradualmente ho iniziato a riprendere a cantare dopo anni di silenzio. Da 7 anni ho iniziato a scrivere la mia musica e ora faccio questo per portare un messaggio di speranza amore e fede al mondo. Ho suonato il piano dai 6 ai 13 anni ma poi l’ho lasciato per 37 anni riprendendolo 2 anni fa circa. Uso la chitarra per accompagnarmi quando canto e da poco ho iniziato a studiare ukulele e sax. La musica l’ho sempre avuta nel cuore da quando sono bambina ma con un percorso un po’ travagliato.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Christine De Marco, e la bethel Music. Cantante e gruppo musicale americano cristiano
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Dovreste dirlo voi a me ascoltandola… comunque spero trasmetta amore e pace nel cuore.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Speranza e libertà perché anche se ora ci stanno facendo vivere nella paura esiste chi può liberarci da questa brutta cosa e si chiama Gesù.
Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Perchè parli di Gesù nella tua canzone?
Perchè Gesù è il Salvatore del mondo ed è vivo e vuole che tutti lo conoscano e se tu lo segui Lui ti apre porte che non puoi neppure immaginare. Lui è l’amore assoluto e se voi mi avete dato la possibilità di formulare questa domanda è perché Lui già lo sapeva e vuole portare benedizione nelle vostre vite. Cercatelo con tutto il vostro cuore e Lui si farà trovare
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Mai smettere di sperare e di sognare
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